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DALL’ATOMO ALL’ATOMICA

19 aprile 2012

Storie, idee, drammi personali dei protagonisti della fisica del 900″ – I misteri dell’atomo e le basi della moderna fisica quantistica.  

Giovedì 26 Aprile 2012 ore 21.00 al Parco Astronomico La Torre del Sole di Brembate di Sopra, BG torna Appuntamento con la scienza,  con la consueta conferenza mensile.

Relatore: Vittorio Erbetta – Museo Scientifico EXPLORAZIONE, tocca, gioca, impara – Treviglio, BG.

Ingresso 3 € – serata di approfondimento scientifico adatta a tutti.

Prenotazioni e informazioni allo 035 621515 – info@latorredelsole.it

Il 6 agosto del 1945 alle ore 8:15 il bombardiere B29 “Enola Gay” sganciò “Little Boy” sulla città di Hiroschima. Con questo tragico evento si concluse il lungo cammino che, partendo dagli inizi del ‘900, condusse alla costruzione della bomba atomica.

   I primi trent’anni del ‘900 rappresentarono uno dei periodi più felici e ricchi di risultati nella storia della fisica. Ciò si dovette essenzialmente all’opera appassionata di tanti fisici, alcuni dei quali giovani o giovanissimi. A chi gli chiedeva di rievocare quegli anni il grande fisico tedesco Max Born diceva: “E’ stato un tempo molto bello”. Parole analoghe venivano espresse da tutti i grandi maestri della fisica atomica: “un’avventura meravigliosa”, “un tempo di rapidi progressi”, “un’epoca veramente buona”… espressioni che appaiono in stridente contrasto con le condizioni dell’Europa di quel tempo.

L’interesse per i misteri dell’atomo e per le promesse della nuova fisica determinò nei giovani studiosi di tutto il mondo, un desiderio di conoscersi, di lavorare insieme, un’ansia di scambiarsi risultati ed esperienze, di cercare negli altri la riprova o la smentita alle proprie intuizioni.

“Le barriere nazionali non hanno senso per gli scienziati”: questa lezione ripetuta dai maestri della fisica, diventerà l’unico assioma indiscutibile per i giovani allievi. In poche epoche della storia umana vi è stato un così spontaneo bisogno di collaborazione internazionale.

La fisica atomica e la pace si trovano costantemente unite nell’insegnamento dei grandi maestri: Born, Bohr, Rutherford, Einstein.

Yang Chen Ning

Ecco come Chen Ning Yang, premio Nobel per la fisica nel 1957, parla della formulazione della meccanica quantistica, ottenuta in quel periodo eroico:

“Per quelli come noi che studiarono l’argomento dopo che era stata ottenuta la formulazione definitiva della meccanica quantistica, l’atmosfera avventurosa che precedette l’avvento di tale meccanica, colma al tempo stesso di appassionate ricerche di promesse e delusioni, sembra possedere un che di fatale. Non possiamo fare a meno di stupirci della situazione esistente a quel tempo, in cui l’arte della professione consisteva nel raggiungere risultati corretti per mezzo di argomentazioni palesemente inconsistenti.”

Ecco la descrizione di quel periodo data da J. R. Oppenheimer:

Einstein e Oppenheimer

“Fu un’epoca eroica. Non fu un’impresa individuale; ma richiese la collaborazione di decine di scienziati di diverse nazioni anche se, dal principio alla fine, fu guidata, orientata, approfondita e infine trasformata dallo spirito profondamente critico di Niels Bohr. Fu un periodo di lavoro paziente in laboratorio, di esperimenti decisivi e di tentativi temerari, di molte false partenze e di molte ipotesi insostenibili. Fu un’epoca di intenso scambio di idee e di frequenti riunioni, di controversie, di critiche, di brillanti improvvisazioni matematiche.”

Non passeranno molti anni e il tempio della scienza pura e della fiduciosa collaborazione sarà profanato. In Europa è già cominciato il tempo della paura e dei roghi. Presto la guerra distruggerà la famiglia dei fisici spezzando lunghe amicizie e collaborazioni, determinando casi di coscienza e drammi personali.

L’avventurosa storia di una fiorente epoca scientifica!