Dopo aver esplorato tutto ciò che aveva a portata di mano, l’uomo ha iniziato a sognare di poter esplorare anche tutto ciò che finora aveva solo bramosamente osservato. Quando si parla di viaggi spaziali o addirittura stabili colonie, la prima meta a cui è naturale pensare è il corpo celeste più vicino: la Luna.
Ma è davvero possibile vivere sulla Luna?
Per prima cosa, gli scienziati si sono messi a cercare gli elementi indispensabili alla vita umana: l’ossigeno per respirare, l’acqua per sostentarsi e un qualche tipo di materiale che possa essere utilizzato come carburante.
Come sappiamo, la luna non ha una massa sufficientemente elevata
per trattenere attorno a sé un’atmosfera e quindi non sono presenti ossigeno o altri gas allo stato aeriforme. Fortunatamente, però, tra il 2009 e il 2010 un gruppo internazionale di scienziati ha scoperto l’esistenza di milioni di tonnellate di ghiaccio in prossimità del polo sud lunare che potrebbe essere utilizzata in primis come fonte d’acqua, ed inoltre, attraverso un processo di elettrolisi, si potrebbero dissociare l’ossigeno e l’idrogeno per utilizzare il primo per respirare, il secondo come carburante. Questa procedura però porta alla luce i primi ostacoli, considerato che il processo di elettrolisi richiede una grande quantità di energia e di conseguenza un grande dispendio economico. Infatti non è possibile fare affidamento sull’ energia solare come fonte di alimentazione a causa delle lunghe notti lunari, che richiederebbero la progettazione di una struttura capace di sopportare grandi sbalzi di termici, dovuti dall’assenza dell’atmosfera.
L’assenza di atmosfera aumenta inoltre il rischio di impatto di meteore; in queste condizioni anche piccole pietre hanno il potenziale per distruggere strutture non adeguatamente protette. A questo proposito sono state progettate in via teorica delle strutture sotterranee, che verrebbero costruite sfruttando la presenza di alcune gallerie naturali scoperte di recente. Questa sembrerebbe essere una delle ipotesi più plausibili e realizzabili nell’ immediato futuro.
Il vantaggio di avere delle basi abitate sulla Luna sarebbe che, oltre ad essere molto vicina alla Terra ed avvantaggiare così le comunicazioni ed i soccorsi, la sua gravità (un sesto di g) permetterebbe di risparmiare energia per far decollare le navicelle, facilitando così eventuali manutenzioni di satelliti o altre basi. Purtroppo questa grande agevolazione diventa un problema quando l’uomo vive per molto tempo in queste condizioni, infatti è dimostrato che se il corpo umano permane per lunghi periodi in ambienti totalmente privi di gravità subisce un indebolimento complessivo dell’organismo. Tuttavia gli effetti provocati da un ambiente a gravità molto ridotta non sono mai stati studiati, quindi non si è ancora certi del fatto che questo possa essere un reale problema.
In conclusione, la possibilità di insediarsi stabilmente sulla Luna, che fino a poco tempo fa era al centro delle storie di fantasia che spaziano da “Viaggio nella Luna” di Georges Méliès a “Dalla Terra alla Luna” di Jules Verne, non sembra più un sogno lontano ed irrealizzabile, quanto più una realtà sempre più vicina.
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Ester Piatti e Lidia Traverso
Alternanza scuola-lavoro
Liceo Scientifico Filippo Lussana